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Le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro

Le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro

Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle sanzioni in caso di violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. La strategia di tolleranza zero nei confronti degli inadempienti vuole garantire un ambiente di lavoro salubre e sicuro.

Le sanzioni poste a tutela della legislazione in materia di sicurezza sul lavoro sono di natura amministrativa e di natura penale: le stesse sono commisurate e proporzionali alla violazione commessa. Le misure più gravi (pena alternativa dell’arresto e dell’ammenda) sono comminate al termine di un procedimento giudiziario ed il legislatore le ha previste per punire gli autori di gravi violazioni (come la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi).

Il sistema penale previsto dal decreto 81 contempla prevalentemente i c.d. “reati di pericolo presunto”: scatta, cioè, l’applicabilità della pena per il solo fatto di non rispettare la norma. Si parte, infatti, dal presupposto (assolutamente fondato) che, non rispettando le prescrizioni di legge, si mette in serio pericolo l’integrità fisica dei lavoratori. L’autore dell’illecito (nella maggioranza dei casi il datore di lavoro ma anche le altre figure come lavoratore, preposto, medico competente) viene punito anche se dal mancato rispetto della norma non è derivato alcun evento dannoso.

La strada maestra da percorrere è probabilmente quella del rispetto delle leggi non per paura della pena ma per l’intimo convincimento che è la cosa giusta da fare. Non è facile districarsi nelle molteplici norme e negli obblighi che da esse derivano ma il principio ispiratore deve essere quello di garantire la salute psicofisica dei lavoratori.

I professionisti della CMD sono a Vostra disposizione per consulenza e supporto nel trovare soluzioni idonee a garantire il rispetto delle leggi.