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Riunione periodica annuale: obbligo o necessità?

Riunione periodica annuale: obbligo o necessità?

Organizzazione della riunione periodica annuale: scopriamo insieme quando è un obbligo e quando è una necessità.

Molti degli adempimenti previsti dal decreto 81 sono percepiti come una mera esecuzione di obblighi di legge ma in realtà ciascuno di essi gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. La riunione periodica annuale rappresenta senza dubbio un momento importante per la vita delle aziende, al di là dell’obbligo normativo.

Premesso che, come ci dice l’art. 35 del decreto 81, “nelle aziende e nelle unità produttive che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all’anno una riunione”, in tutte le realtà lavorative di dimensioni più piccole l’organizzazione annuale di una riunione sui temi della sicurezza, può essere un’occasione preziosa da non perdere.

Basti pensare che la previsione normativa traccia già la strada maestra perché ci dice che, alla riunione, devono partecipare: il datore di lavoro o un suo rappresentante; il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; il medico competente, ove nominato; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”. Sono quindi rappresentate tutte le voci che possono dare un contributo fondamentale nella gestione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Inoltre sempre lo stesso art. 35 prevede che: “Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all’esame dei partecipanti: il documento di valutazione dei rischi; l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei dispositivi di protezione individuare i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute”. E’ evidente pertanto che, anche laddove non rappresenti un obbligo, può rappresentare comunque una necessità soprattutto a seguito di incidenti, infortuni, denunce di malattie professionali, modifiche organizzative e produttive. La legge inoltre ci suggerisce la possibilità di individuare codici di comportamento e buone prassi e obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva.

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